Questo playbook sulla governance dei contenuti ti aiuterà nel tuo ruolo di amministratore e sviluppatore per AEM as a Cloud Service. Il playbook scaricabile descrive le linee guida e i processi da seguire per sviluppare una solida strategia di governance dei contenuti durante l’implementazione.
Ruoli, flusso di lavoro e implementazione
Le organizzazioni devono fare sì che tutti i contenuti siano conformi agli standard interni per la creazione, l’etichettatura, l’utilizzo e la manutenzione. Il rispetto di tali standard in tutti i materiali rivolti al pubblico consente di preservare l’identità del proprio brand. Per garantire flussi di lavoro fluidi è importante poter contare su linee guida interne chiare per la creazione delle risorse digitali. La definizione di processi per la revisione e l’aggiornamento dei contenuti consente di mantenere il tutto sempre aggiornato.
Le linee guida e i processi per la gestione delle risorse digitali rientrano nell’ambito della governance dei contenuti. Questo playbook tratta i seguenti argomenti:
- Che cos’è la governance dei contenuti e come influisce sullo sviluppo
- Implementazione di Adobe Experience Manager Sites e Assets
- Cosa sono i metadati e perché sono importanti
- Come utilizzare i componenti core
- Ruoli associati a governance dei contenuti, flussi di lavoro e collaborazione
- Come mantenere aggiornata la governance dei contenuti dopo l’implementazione
Cos’è la governance dei contenuti?
Per governance dei contenuti si intende l’insieme di criteri e processi che governano la content supply chain di un’azienda. Consente di stabilire un framework con cui il team può garantire il rispetto di linee guida, distribuzione e standard durante l’intero ciclo di vita dei contenuti.
Perché è importante la governance dei contenuti?
La governance dei contenuti è essenziale per un’organizzazione. Influisce infatti sia sul successo complessivo delle content supply chain, sia sulla reputazione e sul brand di un’organizzazione. Può salvaguardare l’accuratezza dei contenuti e assicurare coerenza con la strategia e il rispetto degli standard di qualità del brand. Con l’integrazione della governance dei contenuti, Adobe Experience Manager Sites e Assets possono contribuire a semplificare la gestione dei contenuti e fornire gli strumenti necessari per gestire la content supply chain.
Qual è la relazione tra governance dei contenuti, governance del sistema e governance legale e aziendale?
La governance dei contenuti dipende sempre dal suo contesto legale e tecnologico. La governance dei contenuti di Experience Manager si basa su regole legali e aziendali documentate e sulla governance complessiva definita per l’architettura del sistema. Ecco alcuni esempi:
- In presenza di requisiti legali e normativi che impongono la conservazione di tutto il materiale di marketing per sette anni, tali requisiti verranno applicati ai cicli di vita dei contenuti e ai flussi di lavoro per i contenuti prodotti.
- Gli standard di governance del sistema per la creazione di gruppi di utenti e il controllo degli accessi vengono applicati alle strutture di cartelle di Experience Manager e influenzeranno la strategia e la governance dei contenuti. La governance del sistema e la governance delle risorse devono andare di pari passo per garantire sicurezza e usabilità.
- Una governance aziendale interna che non consente l’uso dell’apprendimento automatico (ML, machine learning) o dell’intelligenza artificiale (IA) influirà sull’attivazione di alcune funzionalità di Experience Manager.
Perché la governance dei contenuti è importante durante l’implementazione?
Il team di sviluppo deve essere coinvolto nella strategia di governance dei contenuti durante le discussioni iniziali e durante tutta la fase di implementazione, in modo che vengano configurate le salvaguardie necessarie in Experience Manager, come flussi di lavoro personalizzati e funzionalità aggiuntive per Sites o Assets. Inoltre, l’amministratore del sito fornirà assistenza nella configurazione dei gruppi, delle autorizzazioni e dei criteri appropriati per garantire continuità durante l’intero processo.
Quali sono cinque azioni essenziali che uno sviluppatore deve intraprendere quando implementa Sites e Assets?
- Connettere e configurare i nuovi contenuti. Per implementare un flusso di lavoro integrato con nuovi contenuti in Experience Manager, occorre impostare e configurare i connettori necessari, come Adobe Asset Link. Questo assicura il flusso controllato dei nuovi contenuti in Experience Manager e agevola il riutilizzo di contenuti approvati durante la creazione di nuove risorse.
- Creare flussi di lavoro e processi di approvazione personalizzati. Experience Manager Sites e Assets includono molti flussi di lavoro utili, ma in alcune situazioni è necessario estenderli per aggiungere processi o funzionalità particolari.
- Implementare un processo di archiviazione e salvataggio di contenuti riservati. In molti settori è necessario aderire a requisiti rigorosi per il salvataggio e l’archiviazione dei contenuti. Per soddisfare tali requisiti, spesso occorre implementare dei processi personalizzati nella governance dei contenuti.
- Accertarsi di aggiungere eventuali funzionalità o campi personalizzati al ciclo di vita delle risorse. A volte è necessario aggiungere nuovi metadati alle immagini o automatizzare nuovi processi. In questi casi, gli sviluppatori dovranno accertarsi che le nuove funzionalità personalizzate soddisfino i requisiti aziendali.
- Definire modelli di pagine. Gli sviluppatori e gli amministratori possono impostare Experience Manager Sites in modo da definire una struttura e un layout globale per le pagine. Puoi predefinire un set di componenti e funzionalità nonché stili specifici per il tuo brand, per conferire un aspetto coerente a tutte le pagine, per tutte le customer experience.
Come funziona il passaggio di consegne dallo sviluppatore agli autori di contenuti e agli utenti?
Durante il passaggio di consegne, i team di sviluppo e di authoring devono consultarsi per chiarire cosa è già stato creato e personalizzato, e per rispondere a eventuali domande. Inoltre, il team di sviluppo deve fornire la documentazione relativa alle configurazioni necessarie al team di authoring. Il team di sviluppo può anche condividere pagine e strutture di esempio, sulla base delle quali il team di authoring potrà creare nuovi contenuti.
Quali sono i primi cinque fattori essenziali che un autore o un amministratore DAM deve considerare per l’implementazione di Sites e Assets?
- Organizzare i contenuti. I contenuti e le risorse devono essere strutturati in modo intuitivo, affinché possano essere facilmente utilizzabili in futuro. In Adobe Experience League puoi trovare utili esempi di come strutturare i contenuti, in particolare per la distribuzione in più lingue.
- Creare una strategia di tassonomia. Senza una strategia di tassonomia, per il tuo team sarà difficile trovare e gestire i tag creati in Experience Manager. Le tassonomie possono essere organizzate in modo gerarchico, con categorie ampie seguite da sottocategorie. Nella documentazione e nei tutorial su Adobe Experience Manager puoi trovare best practice relative a tag e tassonomie, per velocizzare la fase iniziale.
- Assicurare la conformità dei metadati. Il rispetto degli standard interni in merito ai metadati rappresenta un aspetto importante della gestione delle risorse. Consente infatti sia ai membri del gruppo che ai motori di ricerca esterni di trovare facilmente le risorse.
- Assegnare le autorizzazioni necessarie ai gruppi. Le autorizzazioni devono essere testate per ogni gruppo, affinché gli utenti di ciascun gruppo possano interagire correttamente con i contenuti. Verifica rigorosamente tutte le autorizzazioni e considera tutto ciò che gli utenti e i gruppi possono e non possono fare. Di seguito è riportato un esempio di matrice di sicurezza.
5. Rispettare le normative e le linee guida. I contenuti devono essere gestiti e mantenuti in modo che siano sempre accurati e che rispettino eventuali normative e linee guida aziendali. La creazione di guardrail per i contenuti è fondamentale non solo per garantire la coerenza del brand, ma anche per soddisfare tutti i requisiti applicabili, ad esempio quelli relativi all’accessibilità o alla gestione del consenso o dei cookie.
A cosa servono i metadati?
Le risorse devono essere sempre corredate da metadati. L’aggiunta di metadati offre diversi vantaggi. Consente di trovare più facilmente le risorse, sia per il team che per gli utenti finali. Inoltre, consente ai motori di ricerca di trovare meglio le tue immagini ed esperienze.
Considerazioni su metadati, sottotitoli e tag
Le organizzazioni devono concordare quali campi di metadati sono facoltativi e quali obbligatori. In questo modo gli autori potranno trovare più facilmente le risorse di cui hanno bisogno. Ad esempio, la maggior parte delle aziende impone che ogni risorsa abbia un titolo e una descrizione, mentre il nome dell’autore e le condizioni di utilizzo di un’immagine potrebbero essere dati facoltativi.
I tag avanzati sono parole chiave basate sull’IA generativa di Adobe Sensei che vengono applicate alle risorse al momento in cui vengono caricate. Il sistema riconosce la terminologia pertinente e applica i tag testuali corrispondenti alle risorse dei clienti. I tag avanzati consentono di aggiungere parole chiave descrittive che facilitano la ricerca e l’individuazione delle risorse. È anche possibile addestrare l’algoritmo su una terminologia specifica tramite tag avanzati ottimizzati.
Per ulteriori informazioni e best practice su tag e tassonomie, consulta queste best practice.
Se non vengono applicati i tag avanzati corretti, puoi utilizzare l’apprendimento dei tag avanzati per addestrare Adobe Sensei ad assegnare i tag appropriati alle tue risorse in base alle linee guida del tuo brand.
Prima di iniziare a caricare contenuti e assegnarvi i tag, è importante definire una chiara strategia di tassonomia e assegnazione dei tag. Se la strategia e l’approccio adottati per assegnare i tag alle risorse non sono chiaramente definiti, i tag potrebbero venire creati e utilizzati in modo caotico o estemporaneo. Ne risultano tag non organizzati, inutilizzati o utilizzati in modo improprio, e difficili da gestire.
Quali sono le best practice per i componenti core?
I componenti core sono dei blocchi predefiniti che stanno alla base di ogni implementazione di successo. Di seguito trovi alcune best practice per l’utilizzo dei componenti core con Experience Manager:
Separazione tra logica e markup
Separa la logica del back-end dal livello di presentazione di un componente. Utilizza i modelli Sling per la logica di back-end, e il linguaggio HTL (HTML Template Language) per la visualizzazione. Questo consente di distinguere chiaramente tra logica di business e il front-end di un componente. Inoltre, i componenti risulteranno più flessibili e riutilizzabili.
Adattabilità
Quando si progettano dei componenti, è fondamentale considerarne la possibilità di riutilizzazione. Evita di creare grandi componenti monolitici che possono essere utilizzati soltanto in una posizione. Piuttosto, crea dei componenti modulari che potranno essere riutilizzati su più pagine ed eventualmente estesi.
Componenti personalizzati e componenti core
È preferibile utilizzare per quanto possibile i componenti core, in modo da ridurre i tempi di sviluppo. Ma in alcuni casi potrebbe non essere possibile. Molti clienti utilizzano in certa misura i componenti personalizzati, che risultano indispensabili in alcune situazioni. Ad esempio:
- Elementi di progettazione e funzionalità specifiche per l’azienda
- Integrazione con API personalizzate o interne
- Interazioni utente avanzate
I componenti personalizzati sono spesso estensioni di componenti core, anziché essere componenti del tutto nuovi.
Autori specializzati e autori di contenuti
Nei team più numerosi vi sono uno o più autori specializzati. Si tratta di persone solitamente in grado di creare modelli, assegnare autorizzazioni all’interno di tali modelli, eliminare contenuti ed eseguire altre azioni, ad esempio generare rapporti.
Gli autori di contenuti, invece, in genere hanno accesso solo a determinati contenuti. Ad esempio, non possono modificare elementi globali come l’intestazione o il piè di pagina, né eliminare o spostare risorse o contenuti. Nella maggior parte dei casi, gli autori di contenuti non possono pubblicare le pagine direttamente sul sito live. Devono seguire un determinato flusso di lavoro di approvazione affinché i contenuti vengano approvati e quindi pubblicati.
Esempio di autorizzazioni per cartelle e gruppi di utenti
- Lo specialista Business Unit (BU) in Nord America (NA) fa parte del gruppo di utenti “NA-BU specialist” e dispone dell’autorizzazione per caricare i contenuti nella cartella NA, ma non nelle cartelle EMEA, LATAM e APAC.
- Lo specialista BU in LATAM fa parte del gruppo di utenti “LATAM-BU specialist” e dispone dell’autorizzazione per caricare i contenuti nella cartella LATAM, ma non nelle cartelle EMEA, NA e APAC.
Quali sono i ruoli e i team necessari prima e dopo l’implementazione?
Ogni organizzazione ha una propria struttura di team, ma di seguito trovi i ruoli più comuni. Questi membri del gruppo offrono assistenza durante la fase di implementazione e sono i principali stakeholder per quanto riguarda gli strumenti implementati.
Team numeroso per Sites e Assets
- Proprietario del prodotto (1): il proprietario del prodotto è lo stakeholder principale che sovrintende al progetto dall’inizio alla fine. Il proprietario del prodotto collabora con il team di marketing per comprendere la logica di business e come questa possa essere tradotta per il team tecnico.
- Architetto e lead tecnico (1): l’architetto e lead tecnico è lo stakeholder tecnico principale. Collabora con il team di implementazione sui principi dell’architettura del sistema per garantirne l’allineamento tecnico. Il lead tecnico è anche proprietario della gestione delle autorizzazioni, ma può formare gli amministratori su come aggiornare le autorizzazioni. È responsabile per il passaggio fluido della documentazione tecnica e per garantire che utenti aziendali e autori siano sempre allineati.
- Team di sviluppo (2-4): il team di sviluppo è responsabile dei bug e dei problemi che emergono dopo il lancio della soluzione; ha il compito di creare la documentazione tecnica per facilitare il processo di trasferimento dal team tecnico, agli utenti aziendali e ai creatori di contenuti. Inoltre, può fornire assistenza durante l’implementazione iniziale.
- Team di controllo qualità (QA) (3-5): è responsabile di testare le esperienze, dal punto di vista funzionale e non funzionale. Identifica e segnala eventuali problemi e collabora con gli sviluppatori affinché vengano risolti e mitigati. Il team è solitamente gestito da un lead del controllo qualità, e 3-4 tecnici QA assistono nelle attività di test. Il controllo qualità viene normalmente introdotto dopo i primi due sprint di sviluppo e una volta che alcuni degli aspetti principali sono stati generati e possono essere testati.
- Autore di contenuti (3-4): un autore di contenuti è responsabile della creazione di contenuti per il sito web e altre esperienze. Gli autori di contenuti lavorano in Experience Manager Sites e Assets: caricano risorse, applicano metadati e creano componenti in linea con gli obiettivi di marketing. Gli autori di contenuti possono essere coinvolti in tutto il processo di implementazione e dovrebbero iniziare a creare i contenuti non appena diventano disponibili modelli e componenti.
- Amministratore di Digital Asset Management (DAM) (1-2): un amministratore DAM si occupa principalmente della struttura, della governance e dell’organizzazione di Experience Manager Assets. Spesso ha a disposizione controlli più avanzati rispetto agli autori, ad esempio può essere in grado di generare rapporti o sviluppare strategie di archiviazione e ottimizzazione dell’archiviazione nel sistema DAM.
L'ottimizzazione dell’archiviazione e la corretta organizzazione del sistema DAM consentono all’azienda di risparmiare tempo e denaro. Inoltre, un amministratore DAM può anche fornire formazione e assistenza ai nuovi utenti. Questo approccio è solitamente più efficiente ed economico rispetto a ricorrere a un consulente esterno.
Piccolo team per Sites e Assets
- Proprietario del prodotto (1): un proprietario del prodotto si occupa spesso di diverse attività, tra cui la gestione e la creazione di contenuti. Il proprietario del prodotto di un piccolo team spesso partecipa anche al controllo qualità del sito.
- Autore di contenuti e amministratore DAM (1-2): i team più piccoli in genere richiedono un solo autore di contenuti o amministratore DAM, che di solito fa perte del reparto marketing.
- Architetto o lead tecnico (1): l’architetto o lead tecnico di un piccolo team è lo stakeholder tecnico principale. Può anche partecipare allo sviluppo.
- Sviluppatore (1): le dimensioni del team di sviluppo variano, ma uno sviluppatore è sempre necessario per fornire assistenza in merito alle nuove funzionalità e per risolvere i problemi tecnici.
Rischi
Senza una governance dei contenuti dedicata, un sistema DAM si espone a diversi rischi significativi.
- Accumulo incontrollato di risorse: il sistema DAM rischia di diventare una discarica di risorse, compromettendone l’utilità e l’organizzazione.
- Erosione dei protocolli: se i protocolli vengono ignorati anche solo da pochi utenti, si crea un precedente e altri si sentiranno presto giustificati nel fare altrettanto e non rispetteranno la corretta collocazione delle risorse.
- Risorse con tag incompleti: quando il tempo stringe e i progetti devono essere completati in fretta, le risorse potrebbero essere caricate senza i metadati o i tag necessari, minandone la ricercabilità e l’accessibilità.
- Ambiguità nella denominazione delle risorse: la proliferazione di risorse con nomi di file non chiari (ad esempio, “test1.jpg”, “nuovotest.pdf”) può compromettere la capacità di recuperare le risorse stesse.
- Reimplementazione futura: un sistema DAM pieno di tag utilizzati in modo improprio, denominazione di file ambigua e così via, può portare non solo alla frustrazione degli utenti, ma anche alla necessità di una costosa reimplementazione entro 5-10 anni, per rendere il sistema nuovamente gestibile.
- Difficoltà nella gestione delle modifiche: adattabilità ridotta: con l’evolversi delle esigenze aziendali, la gestione degli aggiornamenti e delle modifiche del sistema DAM
diventerà più difficile, a scapito sia dell’efficienza sia dell’adattabilità.
Collaborazione tra esperti tecnici e utenti
Gli amministratori DAM supervisionano l’implementazione e l’utilizzo di Experience Manager Assets. Tuttavia, i loro ruoli possono essere molto diversi. Un manager di risorse digitali si occupa prevalentemente di governance e comunicazione, mentre un amministratore DAM gestisce il lato tecnico.
Digital Asset Manager (funzionale)
- Gestisce Experience Manager Assets per supportare tutte le linee di business per tutti i canali ed è la persona esperta in materia per i contenuti e i processi DAM.
- Utilizza i rapporti e gli audit periodici di Assets per controllare la governance e individuare eventuali elementi di non conformità. Aiuta l’azienda o i partner a rendere conformi i contenuti.
- Sviluppa e mantiene la governance degli standard dei metadati, la struttura delle cartelle DAM e la tassonomia.
- Documenta i processi e gli standard DAM
e li comunica ai partner. - Si tiene al corrente delle ultime tendenze ed esigenze aziendali e conduce ricerche di routine sulla user experience affinché la struttura dei metadati e la tassonomia soddisfino le esigenze di ogni utente.
- Implementa procedure di pulizia e archiviazione DAM di routine.
- Funge da persona di riferimento per le richieste relative alle risorse.
- Aiuta a formare gli utenti nuovi ed esistenti, fornendo assistenza in base alle esigenze.
Amministratore DAM (tecnico)
- Utilizza strumenti di monitoraggio del sistema, reporting e audit periodici per misurare lo stato tecnico di Experience Manager Assets e individuare eventuali rischi.
- Implementa strutture e autorizzazioni definite da team interni di Adobe o da amministratori DAM.
- Fornisce indicazioni ai team di sviluppo e alle linee di business in merito all’architettura del sistema e all’utilizzo di Experience Manager Assets.
- Documenta le procedure per creare e gestire funzioni, componenti e strumenti di Experience Manager Assets.
- Fornisce la formazione necessaria ai membri del team aziendale e ai partner di sviluppo in modo che le nuove funzionalità di Experience Manager Assets soddisfino i requisiti tecnici e vengano testate e implementate in base alle esigenze.
- Pianifica l’installazione di nuove versioni del software e l’aggiornamento del sistema applicativo. Inoltre, valuta e installa le patch e nuove applicazioni.
- Funge da persona esperta in materia per la governance tecnica e le prestazioni di Experience Manager.
Dove trovo un esempio di utenti, gruppi e flussi di lavoro?
La figura riportata di seguito illustra i profili di utenti e gruppi con una matrice di sicurezza che ne descrive le relative autorizzazioni.
- Gli autori creano una pagina o ne modificano una esistente. Caricano e modificano le risorse, inclusi i metadati e i tag che attivano specifici flussi di lavoro di approvazione.
- I team creativi visualizzano, caricano e modificano risorse e contenuti.
- Il team di QA per lo sviluppo può accedervi in modalità di sola visualizzazione. Esegue test di integrità funzionale e si accerta che non vi siano errori visivi. Inoltre, verifica l’accessibilità e l’analisi.
- I proprietari di prodotti sono responsabili dell’approvazione finale dei contenuti.
- Il management riceve una notifica una volta che la pagina e le relative risorse sono state pubblicate e approvate.
Flusso di lavoro per team di grandi dimensioni
- I creativi creano i contenuti necessari per le esperienze.
- Gli autori caricano e configurano i contenuti, inclusi i metadati che attivano il flusso di lavoro.
- Il team di controllo qualità (QA) controlla l’intera pagina e fa avanzare il flusso di lavoro al passaggio successivo.
- I proprietari dei prodotti sono responsabili per l’approvazione finale delle modifiche e del flusso di lavoro.
- Il management vede i risultati dopo l’approvazione del flusso di lavoro; un’e-mail viene inviata al gruppo di manager.
Flusso di lavoro per piccoli team
- I creativi creano i contenuti e attivano il flusso di lavoro.
- Il team di controllo qualità (QA) controlla l’intera pagina e fa avanzare il flusso di lavoro al passaggio successivo.
- I proprietari dei prodotti sono responsabili per l’approvazione finale delle modifiche e del flusso di lavoro.
Come valutare il ruolo di un amministratore DAM?
Man mano che il sistema DAM diventa sempre più avanzato, l’amministratore DAM assume un ruolo sempre più centrale.
Conoscenza istituzionale: con il tempo, l’amministratore DAM accumula un’enorme quantità di conoscenze istituzionali e diventa una figura indispensabile per la gestione efficace delle risorse digitali.
Ridimensionamento del team: con la crescita dei contenuti e del ROI, diventa possibile ampliare il team. I membri del team, sotto la direzione dell’amministratore DAM, gestiscono in modo efficiente l’acquisizione di volumi più elevati di contenuti.
Sviluppo del sistema: grazie alla sua conoscenza approfondita del sistema, l’amministratore DAM fornisce assistenza nello sviluppo e nei miglioramenti futuri in base alla crescita o all’evoluzione del business.
Consulenza esperta: grazie alla sua esperienza pratica completa, l’amministratore DAM può formulare suggerimenti ben informati su come migliorare il sistema e come ottimizzare ulteriormente le prestazioni e l’esperienza utente del sistema DAM.
Come gestire Experience Manager dopo la sua implementazione?
Dopo l’implementazione iniziale, dovrebbero esserci incontri regolari tra i team tecnici e quelli di business. Questi incontri consentiranno di esaminare l’esperienza utente, individuare eventuali problemi e raccogliere feedback su nuove funzioni o funzionalità. Inoltre, è necessario definire e stabilire ulteriori processi per la segnalazione di bug o di problemi tecnici riscontrati dagli autori e dagli utenti aziendali. Il team tecnico deve affrontare questi problemi prontamente e comunicare eventuali aggiornamenti agli autori e agli utenti aziendali. L’implementazione di questi processi migliorerà sia l’efficienza del sistema, sia l’esperienza degli utenti finali.
Considerazioni a 3 mesi
Comitato di governance: è consigliabile istituire un comitato di governance per la fase di individuazione e implementazione. Gli stakeholder che hanno fornito indicazioni sulle funzionalità possono aiutare a selezionare i rappresentanti tecnici e aziendali che continueranno a sostenere la tassonomia e le autorizzazioni necessarie per garantire sul lungo termine lo stato ottimale del sistema.
Ottimizzazione del flusso di lavoro: dopo l’implementazione iniziale il team potrebbe rilevare che alcuni passaggi previsti dal flusso di lavoro dei contenuti siano troppo complicati o che non siano sufficienti. È buona norma rivedere e ottimizzare il flusso di lavoro dei contenuti al fine di massimizzare la produttività.
Formazione aggiuntiva: dopo l’implementazione iniziale, si potrà capire se il tuo team ha bisogno di ulteriore assistenza o formazione. In genere sarà necessaria ulteriore assistenza per alcuni dettagli specifici della piattaforma, come l’ottimizzazione dei metadati, l’aggiunta di attributi personalizzati ai flussi di lavoro oppure l’aggiunta di nuovi nuovi prodotti o integrazioni.
Considerazioni a 6 mesi
Ruoli e responsabilità: una volta completata l’implementazione iniziale e dopo che il team avrà definito e ottimizzato alcuni dei flussi di lavoro dei contenuti, è consigliabile rivedere i ruoli e le responsabilità. Spesso, ruoli come QA o autori di contenuti non saranno più necessari a piena capacità. Questi si potranno occupare di altri progetti o potranno assumere ruoli diversi all’interno del progetto corrente.
Considerazioni a 12 mesi
Revisioni regolari di standard e processi: a un anno dall’implementazione, il team dovrà esaminare tutti i processi e i flussi di lavoro correnti per verificare se soddisfano ancora le esigenze e i requisiti aziendali attuali. È possibile che alcuni processi non soddisfino più le esigenze attuali o che siano necessarie delle ottimizzazioni a livello di produttività. A cadenza annuale, ricorda di rivedere i processi correnti al fine di massimizzare la produttività.
Tracciamento e ottimizzazione dei contenuti: dopo il primo anno di implementazione, rivedi la strategia e le prestazioni dei contenuti. Ad esempio, valuta se alcuni inviti all’azione siano più efficaci di altri o se alcune immagini abbiano più impatto di altre. Rivedi le prestazioni dei contenuti con il team di analisi, assicurati che le prestazioni siano monitorate, quindi apporta gli interventi necessari per migliorarle.