Scopri i vantaggi delle metriche Adobe Analytics e come possono fornirti un quadro continuo e dinamico dei tuoi dati.
Ehi! Perché stai usando Excel? Ho capito. Devi preparare i dati da portare all’attenzione di specifiche persone. Stai inserendo i dati da Adobe Analytics e calcolando i tassi di conversione, con tanto di grafici, e inserirai il tutto in una presentazione PowerPoint da dare ai decision-maker. Spero almeno che tu stia utilizzando Report Builder per farlo, anche se so che alcuni di voi copiano e incollano manualmente i dati da un’area di lavoro a Excel.
Perché?
Perché eseguire ogni mese questa procedura manuale? Perché presentare una visualizzazione statica una volta al mese? Non sarebbe bello avere sempre a disposizione una visualizzazione continua e dinamica? Perché copiare tutto in PowerPoint? Perché non creare le metriche calcolate direttamente in Adobe Analytics?
Le metriche calcolate sono potenti
Le metriche calcolate sono potenti, ma sono utili anche le funzioni matematiche più basilari e, credimi, sono molto meglio rispetto ai calcoli di Excel. Vediamo alcuni dei vantaggi che offrono e alcuni casi d’uso:
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Le metriche calcolate sono attuali e dinamiche
Quando esporti numeri da Adobe Analytics, di fatto sono dati statici riferiti a uno specifico momento. È importante conoscere le prestazioni del sito o dell’app relative all’ultimo mese, ma come tenere traccia della situazione nel corso del mese? Se il tasso di conversione precipita un giorno e poi ritorna alla media entro la fine del mese, ne verrai a conoscenza? Questo crollo potrebbe segnalare un problema di telemetria o, ancor più importante, un cambiamento nel comportamento dei visitatori. Con una metrica calcolata, puoi tracciare un fenomeno simile, vederlo il giorno stesso in cui si verifica, e intervenire tempestivamente.
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Le metriche calcolate fanno risparmiare tempo
Io ci sono passato anche io. Copiare e incollare. Inserire la formula o trascinare verso il basso la cella precedente. Fare clic sul grafico e modificare l’intervallo in modo da visualizzare gli ultimi dodici o tredici mesi. Copiare il grafico. Fare tutto di nuovo. E ancora una volta. E ancora una volta. Inviare a PowerPoint. È noioso, richiede tempo e lo devi fare mese dopo mese.
Ma non devi. Piuttosto, crea un’area di lavoro che utilizzi la metrica calcolata desiderata. Imposta un intervallo di date pari a Ultimi dodici mesi o Tredici mesi interi e fai sì che i dati e il grafico si aggiornino in automatico alla mezzanotte del primo giorno di ogni mese. I destinatari possono accedere direttamente all’area di lavoro. Viene loro inviata una copia PDF in automatico il primo giorno del mese o dopo che utilizzi Visualizzazioni testo per aggiungere ai dati un tuo commento (che poi è la parte più divertente del reporting).
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Le metriche calcolate possono essere applicate a grandi set di dati
Puoi esportare tutti i nomi dei prodotti in Excel e iniziare a calcolare i tassi di conversione e i ricavi per visitatore, ma se ne hai 100.000 o giù di lì diventa un problema. Con le metriche calcolate, nessun problema. Rilascia la dimensione in una tabella come di consueto, quindi utilizza le metriche calcolate come metriche. Ora hai una tabella ordinabile dinamica che si aggiorna in automatico man mano che i prodotti o qualsiasi dimensione utilizzata vengono aggiunti al catalogo.
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Le metriche calcolate prevengono gli errori
In Excel può capitare di sbagliare. L’abbiamo fatto tutti. Addirittura l’intera economia della Grecia e la reputazione di due stimati accademici sono stati rovinati a causa di un errore di formula in Excel... Probabilmente dalle tue competenze Excel non dipende alcuna economia europea, ma di sicuro ci sono decisioni di budget da prendere in base ai tuoi numeri. Con le metriche calcolate, si crea una metrica, la si verifica e poi non ci pensa più.
Ora che abbiamo visto i vantaggi delle metriche calcolate, vediamo come metterle in pratica.
Caso d’uso 1: tassi di conversione
La maggior parte dei tassi di conversione sono solo semplici divisioni. Si divide il numero di conversioni per il numero di visitatori o visite. Si divide il numero di visualizzazioni della pagina finale di un funnel per il numero di visualizzazioni della prima pagina di un funnel. Si divide il numero di click-through da campagne interne per il numero di impression. Tutte queste operazioni possono essere eseguite facilmente come metriche calcolate e inserite in una dashboard per offrire una latenza dei dati ridotta, visualizzazioni sempre aggiornate e maggiore condivisibilità.
Caso d’uso 2: ricerca interna
La ricerca interna è uno degli strumenti più importanti per comprendere un sito. I risultati della ricerca nel sito ti dicono a cosa sono interessati i visitatori e se lo possono trovare facilmente tramite il sistema di navigazione del sito. Devi essere in grado di capire se la ricerca nel tuo sito funziona bene, e un paio di addizioni e divisioni ti possono una risposta.
Cominciamo dai risultati della ricerca. Vorresti sapere se un termine di ricerca genera dei risultati o meno. Si tratta in genere di eventi separati. Non occorre aggiungere un terzo evento per tutte le ricerche interne del sito. Senza disturbare i tuoi sviluppatori, puoi semplicemente usare le metriche calcolate per sommare “Ricerca interna: Risultati” e “Ricerca interna: Nessun risultato”, e ottenere le ”Ricerche interne totali”.
In percentuale, quante ricerche non restituiscono alcun risultato? Dividi “Ricerca interna: nessun risultato” per la nuova metrica calcolata “Ricerche interne totali”. Ora sai se bisogna creare nuovi contenuti che corrispondano a questi termini di ricerca, o se il team dei contenuti può occuparsi di altre priorità più urgenti.
Quante delle ricerche con risultati ricevono dei click-through? In genere abbiamo un’altra metrica anche per questo. Usa le metriche calcolate per dividere il numero di click-through per il numero di volte in cui il termine ha restituito dei risultati e visualizzalo come percentuale. Ora hai il tasso di click-through per ogni termine di ricerca interna nel sito. Puoi isolare i termini di ricerca che generano risultati poco utili. Sono disponibili tutti i dati storici da cui puoi creare dei grafici e, man mano che apporti miglioramenti, puoi facilmente vedere se funzionano osservando se il tasso aumenta o diminuisce.
Dividi il numero di ricerche interne per il numero di visitatori che effettuano ricerche. Così puoi conoscere le ricerche per visitatore per ogni termine. Se è un numero molto elevato (più vicino è a 1,0 meglio è) hai uno di due possibili problemi. I risultati su cui si fa clic sono inutili e i visitatori devono fare più ricerche per trovare risultati migliori; oppure ricorrono alla ricerca perché dal sistema di navigazione del sito non riescono ad arrivare alle pagine che cercano.
Come puoi misurare se queste pagine chiave sono reperibili tramite il sistema di navigazione? Crea una metrica calcolata per le visualizzazioni di pagina che seguono la visualizzazione della pagina dei risultati di ricerca. Dividi questo dato per il totale delle visualizzazioni di pagina per quella pagina. Ora sai, in percentuale, quante visualizzazioni di pagina derivano dai risultati di ricerca. Se la percentuale è alta, probabilmente c’è da migliorare il sistema di navigazione.
Conclusione
Spero che questo ti abbia mostrato alcune situazioni in cui è possibile usare le funzioni matematiche basilari nelle metriche calcolate, e che inizierai resto anche tu a creare qualche metrica calcolata. Si tratta solo di un accenno alle possibilità che offrono le metriche calcolate, anche con quattro semplici funzioni. Le metriche calcolate possono aiutarti a comprendere il comportamento dei visitatori a un livello completamente nuovo e, una volta che hai capito come funzionano, potrai utilizzare altre funzioni più complesse a tua disposizione.
