AEM: gli elevati costi di indicizzazione riducono le prestazioni delle query per gli ambienti DAM di grandi dimensioni

In ambienti Adobe Experience Manager (AEM) di grandi dimensioni, le configurazioni di indicizzazione predefinite possono causare un calo delle prestazioni delle query a causa degli elevati costi di indicizzazione. In particolare, l'indice damAssetLucene per i tipi dam:Asset potrebbe non essere scalabile in modo efficiente tra strutture DAM (Digital Asset Management) estese.

Per risolvere questo problema, crea definizioni di indici secondari Oak nei rami DAM di destinazione per ridurre l’ambito di indicizzazione e migliorare i tempi di risposta delle query.

Descrizione description

Ambiente

Adobe Experience Manager (AEM) 6.5

Problema/Sintomi

  • Le prestazioni delle query peggiorano in ambienti DAM di grandi dimensioni a causa degli elevati costi di indicizzazione dell'indice predefinito damAssetLucene.
  • Gli indici personalizzati in rami DAM specifici (ad esempio, /content/dam/test/oak:index/damAssetContent-custom) mostrano un miglioramento delle prestazioni delle query a causa di un ambito di indicizzazione ridotto.
  • Se si utilizza un indice in /oak:index con includedPaths e queryPaths più ampi, tutti i contenuti verranno reindicizzati, con conseguente potenziale peggioramento delle prestazioni.

Risoluzione resolution

La creazione di definizioni di indici secondari Oak per rami DAM specifici rappresenta una strategia valida ed efficace per migliorare le prestazioni delle query in ambienti di grandi dimensioni. Questo approccio riduce i costi di indicizzazione riducendo l'ambito dei contenuti indicizzati.

  1. Definire gli indici personalizzati in percorsi specifici all'interno della struttura DAM, ad esempio /content/dam/test/oak:index/damAssetContent-custom, anziché al livello principale /oak:index.

  2. Configurare queryPaths e includedPaths per indicizzare solo il sottoinsieme di contenuto desiderato:

    • queryPaths: [ /content/dam/test ]
    • includedPaths: [ /test ]
  3. Verifica accuratamente gli indici personalizzati per garantire migliori prestazioni delle query ed evitare effetti collaterali indesiderati.

  4. Limita l’ambito della definizione dell’indice personalizzato per evitare l’inutile reindicizzazione di tutto il contenuto.

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