L’acquisizione di dati SFTP non funziona come previsto in AEP
Ultimo aggiornamento: 25 febbraio 2025
Il processo di acquisizione dei dati tramite origini SFTP (Secure File Transfer Protocol) non funziona come previsto quando il file previsto, disponibile ogni giorno alle, diciamo alle 18, non viene caricato. Questo problema può essere risolto con una corretta pianificazione dei flussi di dati, verificando la disponibilità dei file, comprendendo Last modified timestamp
e regolando la cadenza in base alle esigenze aziendali.
Descrizione
Ambiente
Adobe Experience Platform (AEP) - relativo al processo di acquisizione dei dati tramite origini SFTP
Problema/Sintomi
- Disponi di un flusso di dati per acquisire dati da un file SFTP in un set di dati.
- Il file, che dovrebbe essere disponibile ogni giorno alle 18, non viene caricato e il flusso di dati non riesce.
Risoluzione
- Verifica che il flusso di dati sia pianificato correttamente per essere eseguito nei momenti appropriati. Per ulteriori informazioni, consulta Esaminare il flusso di dati nella Guida ai connettori di Source in Adobe Experience Platform.
- Verifica che il file rimanga disponibile sul server SFTP per un periodo di tempo sufficiente affinché il flusso di dati possa accedervi. Assicurati che non sia stato rimosso o che non sia più disponibile prima dell’esecuzione del flusso.
- Riconoscere gli effetti di
Last modified timestamp
sulla raccolta dei file. I file vengono scelti in base all’ultima marca temporale modificata relativa a quando viene eseguito ciascun flusso. - Se l’ultima marca temporale modificata di un file non rientra nella finestra pianificata di un flusso, potrebbe non essere acquisito. Ad esempio, se un file viene generato alle 16:30 e copiato sul server alle 18:00,
Last modified timestamp
rimarrà impostato sulle 16:30 e un flusso di dati che inizia alle 17:00 non verrà rilevato. Per ulteriori informazioni, consulta Pianifica esecuzioni acquisizione. - Regola la frequenza dei flussi in base ai requisiti aziendali. Ad esempio, l’impostazione di intervalli più lunghi, come ogni 15 ore, può garantire una migliore sincronizzazione se gli aggiornamenti immediati non sono critici.
recommendation-more-help
3d58f420-19b5-47a0-a122-5c9dab55ec7f